Il responsabile Giustizia del partito Leva: 'No a strumentalizzazioni' ma 'chiarezza e tempi rapidi'
"Il ministro riferisca in aula e poi, a seguito di quanto dirà,
ciascun" partito "farà le sue valutazioni, il Pd farà le sue". Così
Danilo Leva, responsabile Giustizia Pd a Sky Tg24. Leva dice "no a
strumentalizzazioni" ma chiede "chiarezza in tempi rapidi" per "fugare
ogni dubbio che in Italia vi siano detenuti di seria A e di serie B".
Sulla vicenda della scarcerazione di Giulia Ligresti, il ministro
Annamaria Cancellieri "riferisca in Aula e poi, a seguito di quanto
dirà, ciascuna forza politica farà le sue valutazioni, il Pd farà le
sue. Quindi no a strumentalizzazioni del caso Cancellieri, in primo
luogo con la richiesta ora di dimissioni", dice Danilo Leva, a SkyTg24.
"Serve chiarezza in tempi rapidi - aggiunge il responsabile Giustizia
del Pd - sia perché ci sono intercettazioni e va ben chiarito il senso
di quelle parole, sia perché bisogna fugare ogni dubbio che in Italia vi
siano detenuti di seria A e di serie B".
Cicchitto, ministro non va criminalizzata - "Il ministro
Cancellieri non può certo essere criminalizzata per una telefonata da
giustizialisti a corrente alternata che continuano a far danni di ogni
tipo. Il ministro non può essere attaccata perchè si è preoccupata per
una persona che in carcere rischiava la vita per anoressia". Lo afferma
Fabrizio Cicchitto del Pdl. "Questa preoccupazione è stata espressa -
sostiene Cicchitto - in forme di estrema correttezza. Da un lato un
magistrato come il dottor Caselli che a Torino svolge un ruolo assai
importante ha affermato che non c'è stata pressione di alcun tipo e che
tutto si è svolto in modo regolare come avviene in tutti i casi dello
stesso tipo. E' evidente la strumentalità anti-governativa di certi
titoli di giornale e di alcuni interventi parlamentari. D'altra parte
sul terreno parlamentare fa fede quello che ha dichiarato il Presidente
della Commissione Speciale sui diritti umani al Senato Luigi Manconi,
personalità assai sensibile per i diritti dei carcerati sia che essi si
chiamino Ligresti sia che si chiamino Rossi o che abbiano il nome di un
immigrato".(ANSA)